L’allestimento della collezione permanente, curato da Cristina Sonderegger, si sviluppa sui tre piani espositivi, testimoniando la storia del MASI attraverso documenti audiovisivi provenienti dagli archivi della Radiotelevisione svizzera e presentando una selezione di opere significative della raccolta, raggruppate per autore, per nuclei tematici, periodi storici e correnti artistiche. La pittura di ritratto nell’Ottocento, il Simbolismo, il Ritorno all’ordine degli anni Venti, la fotografia degli anni Trenta, l’Espressionismo, sono solo alcuni degli approfondimenti che, sala dopo sala, scandiscono il percorso espositivo. L’allestimento porta alla luce l’intervento a parete di Niele Toroni, Impronte di pennello n. 50 ripetute a intervalli regolari, realizzato per l’apertura al pubblico del Museo Cantonale d’Arte nel 1987 e restaurato per l’occasione, e ospita straordinariamente il monumentale Spartaco di Vincenzo Vela, accanto al grande dipinto Golena del giovane artista ticinese Marco Scorti e una Deposizione lignea risalente al XIV–XV secolo.
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