Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016

autore
Nicolas Deshayes è il vincitore della prima edizione del
Battaglia Foundry Sculpture Prize.
www.bfsculptureprize.com
fusione 3

 Dear Polyp (preparatory sketch), 2016.
Courtesy of the Artist and Stuart Shave/Modern Art, London.

 È l’artista francese Nicolas Deshayes il vincitore della prima edizione del Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016, premio per la scultura creato da Fonderia Artistica Battaglia. Vetrina internazionale per la creatività emergente, il Premio è un’iniziativa volta a sostenere una pratica artistica internazionale d’eccellenza applicata alla scultura in bronzo, con il monitoraggio, la selezione e la formazione dei giovani artisti per consegnarli, con la produzione di nuovi lavori, al sistema dell’arte contemporanea. 

Dopo un’approfondita analisi dei cinque progetti finalisti da parte del Comitato di selezione internazionale, la scelta è ricaduta sullo scultore Nicolas Deshayes (1983, Nancy, Francia) per la sua ricerca artistica e tecnica.

La giuria del premio – composta da tre professionisti di profilo internazionale dell’arte contemporanea e dalla Fonderia Artistica Battaglia, nelle persone di Camilla Bonzanigo (Cultura e Sviluppo, Fonderia Artistica Battaglia), Martin Clark (Direttore del Bergen Kunsthall), Alberto Salvadori (Direttore Artistico del Museo Marino Marini) e Moritz Wesseler (Direttore del Kolnischer Kunstverein) – ha selezionato l’opera Dear Polyp poiché contiene in sé la vitalità per
immaginare un nuovo futuro tecnico della scultura in bronzo, con l’utilizzo del bronzo come conduttore termico.

 L’opera di Nicolas Deshayes si è caratterizzata per la sua originale interpretazione del tradizionale processo di fusione a cera persa – una tra le più antiche tecniche scultoree di tutti i tempi, che oggi sta raccogliendo nuovo interesse nell’arte contemporanea. L’artista parte dal poliuretano espanso, fino poi ad intervenire direttamente sul modello in cera, in una personale rielaborazione condotta con un approccio articolato e innovativo.

Inoltre a differenza dell’usuale freddezza del metallo stampato, la temperatura emanata dalla scultura finita, collegata con tubature a un sistema di riscaldamento dell’acqua – che fa sì che l’opera si scaldi e si raffreddi come un organismo vivente – inviterà all’interazione tramite il tatto, offrendo una sensualità sensoriale nuova all’esperienza artistica.

Il Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016, oltre una borsa di studio e una residenza d’artista della durata di un mese presso la Fonderia Artistica Battaglia, che si svolgerà tra giugno e luglio 2016, offre a Nicolas Deshayes opportunità di realizzare l’opera proposta in progetto in stretta collaborazione con Fonderia Artistica Battaglia, che seguirà tecnicamente le fasi di lavorazione dell’intero processo.

 Dear Polyp sarà presentata ufficialmente al pubblico a Milano il prossimo settembre, nell’ambito di una mostra in cui saranno esposti tutti i progetti che hanno animato l’edizione 2016 del Battaglia Foundry Sculpture Prize.

Il Premio opera come un vero e proprio osservatorio privilegiato sui protagonisti della creatività emergente in ambito contemporaneo e rappresenta una sorta di sfida per i giovani artefici delle arti plastiche contemporanee, invitati a misurarsi con una tecnica tanto nobile, nella cornice di uno degli spazi più significativi della produzione scultorea bronzea della storia dell’arte italiana.

Da sempre attenta a interpretare lo spirito del tempo, la Fonderia Artistica Battaglia agisce anche come vera e propria istituzione culturale, sostenendo artisti, promuovendo progetti in collaborazione con le più interessanti voci del panorama artistico nazionale e internazionale e ampliando costantemente la propria rete con i protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale che include musei pubblici e privati, artisti, curatori, gallerie, centri di ricerca, istituti scientifici o legati al mondo della tecnica, ponendosi sempre come propulsore di nuove idee artistiche.

Tutte le informazioni e i materiali relativi al Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016 sono disponibili al sito internet: www.bfsculptureprize.com

 Battaglia Foundry Sculpture Prize #01  c/o Fonderia Artistica Battaglia
Via Stilicone 10 – 20154 Milano Italy  bfsp@fonderiabattaglia.com |
Tel. +39 02.341.071www.fonderiabattaglia.com 

Contatti per la stampa  PCM Studio  Via C. Goldoni 38 – 20129 Milano  press@paolamanfredi.com | Tel. +39 02 87286582  Paola C. Manfredi | paola.manfredi@paolamanfredi.com
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fusione 3 Dear Polyp (preparatory sketch), 2016.

 Bronzo patinato, tubatura in rame, acqua calda. Di Nicolas Deshayes

L’opera vincitrice, che verrà realizzata in collaborazione con Fonderia Artistica Battaglia, è una scultura in bronzo patinato che sarà collegata attraverso tubature a un sistema di riscaldamento dell’acqua, così che l’opera si scaldi e raffreddi come un organismo vivente. Il modello in cera per la scultura sarà realizzato a partendo da un campione di schiuma di poliuretano espanso. La cera sarà scaldata e piegata in una contorsione tridimensionale, arrivando ad assomigliare a un sistema digerente annodato o un Nastro di Möbius intestinale.

Una volta fuso in bronzo, l’opera sarà attraversata da una tubatura idraulica flessibile, inserita nella cavità della scultura e connessa tramite valvole a un boiler ad acqua bollente molto simile a un radiatore standard. L’acqua gorgogliante, passando attraverso le tubature all’interno della scultura, scalderà velocemente la superficie metallica. Il bronzo, infatti, è una lega composta da 87% di rame, metallo dall’elevatissimo potere conduttivo.

Questo progetto è la conseguenza dell’interesse di Nicolas Deshayes per il ciclo della materia, organica e inorganica, e per i processi che la interessano, dall’industriale al corporale e viceversa.

Nicolas Deshayes ama usare forme e materiali che possano allo stesso tempo essere seduttivi e disturbanti. Dear Polyp è una scultura densa e simile a un tumore ma anche morbida e voluttuosa, che richiama le increspature degli abiti o la morbidezza delle forme nell’Arte Barocca. La finitura verde e oro suggerirà un’ossidazione o un’erosione corporale.

Questa proposta è conseguenza di una serie recente di lavori dal titolo Darling, Gutter (gutt significa “budella”), un gruppo di rilievi in jesmonite collegati tramite tubi all’impianto di riscaldamento della galleria.

Lo scopo che Nicolas Deshayes vuole ottenere, d’altro canto, è quello di creare una scultura a tutto tondo che possa essere collocata all’interno come all’esterno, dove i suoi repentini sbalzi di temperatura possano ottenere l’effetto desiderato.

Nicolas Deshayes  Nicolas Deshayes (1983, Nancy, Francia) vive e lavora a Londra.

Ha studiato Scultura al Chelsea College of Art and Design (2002-2005) e al Royal College of Art (2007-2009).

Tra le sue ultime mostre personali si contano: Darling, Gutter, Glasgow Sculpture Studios, 2015; Becoming Soil, Jonathan Viner Gallery, Londra, 2015 e Crude Oil, S1 Artspace, Sheffield, 2013.

Nel 2015 ha esposto presso la Tate St. Ives, Regno Unito; al Fridericianum, Kassel, Germania; alla Leeds City Art Gallery, Regno Unito e al Koppe Astner, Glasgow, Regno Unito.

Attualmente è incluso nel British Art Show 8 a Inverleith House, Edimburgo, Regno Unito; e le sue prossime mostre si svolgeranno tra Londra e Parigi.

Artisti selezionati Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016

 JULIEN CREUZET (1986, Francia)

  • NICOLAS DESHAYES (1983, Francia)
  • ALICIA FRANKOVICH (1980, Nuova Zelanda)
  • RODRIGO HERNANDEZ (1983, Città del Messico)
  • NICOLAS PARTY (1981, Svizzera)

Comitato di selezione Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016

 GIOVANNI CARMINE – Kunsthalle Sankt Gallen

  • MARIE COZETTE – Direttore di La Synagogue de Delme
  • MIHNEA MIRCAN – Critico d’arte e curatore indipendente
  • CHRIS SHARP – Critico d’arte e curatore indipendente
  • ROBERTA TENCONI – Curatrice di Hangar Bicocca

Giuria Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016

 CAMILLA BONZANIGO – Cultura e Sviluppo, Fonderia Artsitica Battaglia

  • MARTIN CLARK – Direttore del Bergen Kunsthall
  • ALBERTO SALVADORIDirettore Artistico del Museo Marino Marini
  • MORITZ WESSELERDirettore del Kölnischer Kunstverein

 LA FONDERIA ARTISTICA BATTAGLIA

La Fonderia Artistica Battaglia porta avanti da oltre un secolo una delle più antiche forme di manifattura del mondo, inventata circa 3500 anni fa: quella della fusione a cera persa. Una tecnica raffinata dall’uomo nel corso dei millenni, ma che ha tutt’ora il suo cuore nell’abilità e nella professionalità di questi artigiani delle fornaci il cui lavoro ha permesso alle rappresentazioni delle idee politiche, spirituali e sociali dei popoli del passato di arrivare fino a noi.

Dai laboratori della Fonderia Artistica Battaglia, fondata nel 1913, sono passati i maggiori scultori italiani, nonché molti committenti esteri. Se fare un elenco esaustivo degli artisti famosi che hanno scelto Battaglia per la fusione dei propri lavori sarebbe troppo lungo, ci si può limitare a citare alcune opere ben presenti nell’immaginario collettivo: dalle fornaci di questa eccellenza milanese sono uscite le porte del Duomo di Milano, progettate da Castiglioni; il Cristo degli Abissi di Guido Galletti; molti lavori di Arnaldo Pomodoro; il cavallo di bronzo simbolo della RAI…

La storia dell’arte italiana è passata di qui, e con lei la sua sorella maggiore, la Storia d’Italia: i soldati caduti a Montegrappa, Timavo, Caporetto e Redipuglia riposano infatti all’ombra di statue di bronzo fuse dalla Fonderia Artistica Battaglia.

Un legame, quello con la scultura funeraria, che non deve stupire dato che Fonderia Artistica Battaglia è artefice di molti dei capolavori presenti nello storico Cimitero Monumentale, uno dei luoghi più suggestivi di Milano.

La Fonderia Artistica Battaglia è stata sempre la vetrina di alcuni dei più importanti artisti nazionali e internazionali: da Marino Marini a Kengiro Azuma, da Alighiero Boetti a Giuseppe Penone, tutti supportati dall’esperienza e dalle abili mani dei maestri artigiani della Fonderia che prosegue il suo impegno sostenendo le nuove generazioni di artisti tra i quali Francesco Arena, Giorgio Andreotta Calò e Peter Waechtler.

Battaglia Foundry Sculpture Prize 2016ultima modifica: 2016-06-29T16:39:13+02:00da modaefashion
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