TEATRO SAN BABILA dal 22 aprile al 1 maggio

TEATRO SAN BABILA  dal 22 aprile al 1 maggio
BARBARA DE ROSSI  in
MEDEA  di Jean Anouilh  traduzione di Giulio Cesare Castello  regia Francesco Branchetti e con FRANCESCO BRANCHETTI  nel ruolo di Giasone
TATIANA WINTELER nel ruolo della nutrice
LORENZO COSTA nel ruolo di Creonte
FABIO FIORI nel ruolo del ragazzo e della guardia
musiche Pino Cangialosi  scene e costumi Clara Surro

Note di regia

Mettere in scena oggi “Medea” di Jean Anouilh significa non solo rendere omaggio ad uno dei più grandi autori del teatro francese del Novecento, ma anche e soprattutto riscoprire un testo straordinario da ogni punto di vista, un testo in cui regna un personaggio come quello di Medea dalla enorme forza tragica, nella sua solitudine straziante, nella sua sensualità dolorosa, nel suo essere votata ad un amore che non conosce limiti, nella sua disperazione, nel suo essere travolta da un sentimento incontrollabile e nella sua rivolta alle regole. La “Medea” di Anouilh ha una struttura drammaturgica molto forte e caratteristiche specifiche ed originali che la rendono unica. In pochi testi come in questo ho trovato la perfezione della drammaturgia unirsi alla costruzione di personaggi teatrali dalla potenza tragica strepitosa e ad un’indagine psicologica straordinaria.

Anouilh, mirabilmente, rende sentimenti e rapporti sempre più assoluti e universali, nella loro più scoperta quanto complessa umanità. La tragedia e la vicenda umana ed esistenziale di Medea assumono nel testo significati appunto universali e di straordinaria attualità.

La regia e lo spettacolo ricostruiranno scenicamente, visivamente, musicalmente, il mondo della protagonista e dei suoi sentimenti “straordinari”, “estranei”, da “emarginata”, la sua anima straziata e dolente, capace di piegarsi al dubbio, alla debolezza, addirittura alla tenerezza più struggente, che, secondo me, tanto ci parlerà della condizione universale della donna, pur se indagata in un esempio estremo ed eccezionale.

In scena Medea dolorosamente emarginata vive, insieme alla Nutrice,una condizione di disperata solitudine e, ancora di più, la sua condizione di estraneità dovuta al suo essere “barbara” e “diversa”  in una  lotta feroce per la sua dignità di donna e per un amore che non conosce limiti. Quando la sua dignità di donna le verrà negata, la vendetta sarà terribile e inaudita con l’uccisione dei figli. Medea sarà emblema dell’amore e insieme della morte e la tragedia vivrà tutta in lei e nella sua sfaccettata e travolgente personalità; accanto le sarà, in una sorta di controcanto, la Nutrice, personaggio di straordinaria importanza; e poi Giasone, mirabilmente disegnato da Anouilh nei suoi accenti e aspetti più “umani” ; un Giasone  stanco degli eccessi e del peso di una passione ormai per lui  troppo grande. Creonte sarà, infine, l’incarnazione di un potere fatto di regole che niente e nessuno può mettere in discussione, pena la rottura di equilibri troppo importanti e la dissoluzione di tutto un mondo. La regia e lo spettacolo hanno l’intento e l’obbiettivo di restituire al testo la straordinaria capacità, attraverso la voce di Medea e degli altri personaggi, di parlare, di evocare, di “far apparire” un mondo di passioni estreme, di paure, di incubi, di umane debolezze, di solitudine, di lotta disperata per la propria dignità, di forze oscure, misteriose, magiche ed arcane, di pulsioni innominabili, di violenza, in cui tutti noi finiremo per trovare, attraverso la parola di Anouilh, il nostro presente più dilaniato, il nostro oggi cosi travagliato, sia che si parli di rapporti umani, che di guerre, che di contrapposizione fra culture, che di “esuli”, che di lotta per il potere, che di eventi “straordinari” di violenza oppure di  dolore o di sofferenza, che sembrano talvolta evocare il mito  e gli straordinari personaggi mirabilmente disegnati dalla penna di Anouilh.

                                                                                                                              Francesco Branchetti

 

Link video

MEDEA di Jean Anouilh con Barbara De Rossi, regia di Francesco Branchetti

https://www.youtube.com/watch?v=NmDaH032ygY 

Francesco Branchetti – Note biografiche

Regista ed attore, nato a Firenze. Ha da vari anni un’intensa attività come attore e regista.

Nel 2010 gli viene assegnato il ”PREMIO SPECIALE VALLECORSI – protagonisti della scena contemporanea”56°edizione. Sempre nel 2010 riceve il PREMIO GIBELLINA-RANDONE
XIV Edizione PREMIO SALVO RANDONE – OSCAR DEL TEATRO ITALIANO per la sua attività di regista e attore.

Come attore ha lavorato in svariati films e fiction di successo.

Dal 2000 inizia una proficua collaborazione con i maggiori drammaturghi italiani contemporanei, mettendo in scena molti loro testi.

Ha curato la regia di vari spettacoli che hanno avuto molto successo di pubblico e di critica. Ha diretto tra gli altri: Gabriele Ferzetti, Pino Micol, Barbara De Rossi, Mariano Rigillo, Debora Caprioglio, Isabel Russinova, Gaia De Laurentis… ed ha partecipato con i suoi spettacoli a molti dei maggiori festival teatrali italiani. Ha diretto opere e concerti e lavora in programmi radiofonici. 

GLI SPETTACOLI AVRANNO LUOGO PRESSO IL TEATRO SAN BABILA

martedì – giovedì – venerdì – sabato ore 20.30

domenica ore 15.30

mercoledì 27 aprile non è prevista la replica

 Biglietti da euro 17 a euro 27,50 

TEATRO SAN BABILA

Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano – Biglietteria: 02 798010

info@teatrosanbabilamilano.it

www.teatrosanbabilamilano.it 

Parcheggio Convenzionato:

PARCHEGGIO PIAZZA MEDA BEST IN PARKING

 

TEATRO SAN BABILA dal 22 aprile al 1 maggioultima modifica: 2016-04-17T20:05:25+02:00da modaefashion
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