LA VEDOVA ALLEGRA di Franz Lehár al Teatro S.Babila di Milano

  LA VEDOVA ALLEGRA  di Franz Lehár
23 febbraio ore 20.30  –  24 febbraio ore 15.30
Stagione Operetta 2015-2016

COMPAGNIA GRANDI SPETTACOLI  ELENA D’ANGELO E UMBERTO SCIDA
regia Gianni Versino  direttore Marcella Tessarin – corpo di ballo e orchestra Grandi spettacoli costumi Sartoria Grandi Spettacoli
Cast  Francesco Tuppo     Gianfranco Cerreto     Miyuki Hayakawa
Merita di Leo     Gianni Versino  Roberto Piano     Maresa Pagura
Santi Scammacca  
Paola Scapolan     Mario Pennacchio 

LA VEDOVA ALLEGRA  di Franz Lehár

Dopo essere stato rifiutato, perché definito poco interessante da diversi compositori, il libretto di Victor Leon e Leo Stein, tratto dalla commedia “L’attaché d’ambassade” di Meilhac, finì casualmente nelle mani di Lehar che ne rimase invece entusiasta. Al punto tale che in pochi giorni già aveva composto il brano “Donne, donne, eterni dei”. Ma se il compositore credeva ciecamente ed ottimisticamente in questa nuova operetta, cui aveva dato il titolo “Die lustige Witwe”, altrettanto non si può dire degli addetti ai lavori che lo consideravano un sicuro fiasco. Ma il culmine si raggiunse quando il direttore dell’Accademia musicale di Vienna, al termine di una prova dell’operetta cui aveva assistito, sentenziò: “…questa non è musica!” Quanto si sbagliava! Partita quasi in sordina, dopo poche repliche questo lavoro, così osteggiato e poco considerato, era già un successo senza precedenti. Le repliche più non si contavano e tanto fu il clamore in tutto il mondo che in pochissimo tempo la “Vedova” divenne: La Veuve Joyeuse, The Merry Widow, La Viuda Alegre. In Italia debuttò in prima nazionale il 7 aprile 1907 al teatro Dal Verme di Milano, nella magica ed irripetibile interpretazione di Emma Vecla. Alla cinquecentesima replica era presente Franz Lehar in persona che, entusiasta, si complimentò con la protagonista dichiarando di non aver mai visto il suo capolavoro interpretato con tanto brio e tanta bravura. La Vedova Allegra nei suoi contenuti è poi decisamente attuale: occorre ad ogni costo salvare le dissestate finanze di uno stato! Pensate come sarebbe bello se anche nella realtà bastasse un semplice matrimonio! Ma siamo nel magico mondo dell’operetta e tutto si risolve facilmente, nulla si prende veramente sul serio, neanche i tradimenti: quale marito perdonerebbe la presunta scappatella della moglie solo leggendo su un ventaglio la di lei frase “io sono una donna onesta”? Tra tutte la più rappresentata ed imbattuto cavallo di battaglia tra le due guerre, è il simbolo del genere operettistico, la punta di diamante di quel mondo fatuo ed irreale che non tornerà mai più: la Belle Epoque.

La Trama
Le finanze del Pontevedro sono in grave pericolo. Infatti la graziosa Anna, vedova del banchiere Glawari, trascorso l’anno di vedovanza, ha deciso di recarsi a Parigi e magari riprendere marito. Di qui il problema. Infatti se costui non fosse un pontevedrino, l’eredità lascerebbe le casse del Pontevedro e la bancarotta sarebbe inevitabile! Il barone Zeta, ambasciatore pontevedrino a Parigi, coadiuvato dal suo segretario pasticcione, Niegus, ha un’idea geniale. Rammentando che un tempo tra Anna ed il Conte Danilo Danilowitch, pontevedrino purosangue e scapolo, ci fu del tenero, ma poi non se ne fece nulla per una questione di diversità di ceto sociale, approfitta della festa organizzata in ambasciata per il genetliaco del sovrano, per farli incontrare: forse l’antica fiamma potrebbe riaccendersi… Le cose però non vanno nel modo sperato ed Anna e Danilo, anche se non hanno mai smesso di amarsi, non riescono a dimenticare gli antichi rancori. Come se non bastasse, la moglie del Barone Zeta, Valancienne, durante la festa che si tiene il giorno successivo nella villa della Glawari cede alle lusinghe di Camillo De Rossillon, un suo assiduo corteggiatore. Quando tutto sembra precipitare, ecco che il miracolo dell’operetta si compie ancora una volta! E così, mentre il barone Zeta perdona Valancienne scoprendo che, malgrado le apparenze, si è comportata da “donna onesta”, Anna e Danilo, dopo tanti tentennamenti, trovano il coraggio di confessarsi il loro amore. Le finanze pontevedrine sono salve e Njegus non sarà più in bolletta: finalmente gli pagheranno lo stipendio!

Ufficio Stampa Teatro San Babila

Roberta Cucchi

ufficiostampa@teatrosanbabilamilano.it

 

Biglietto Unico Platea e Balconata                   Euro 25

 

GLI SPETTACOLI AVRANNO LUOGO PRESSO IL TEATRO

martedì – giovedì – venerdì – sabato ore 20.30             mercoledì – domenica ore 15.30

TEATRO SAN BABILA  Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano Biglietteria: 02 798010 info@teatrosanbabilamilano.it  www.teatrosanbabilamilano.it

Parcheggio Convenzionato: PARCHEGGIO PIAZZA MEDA BEST IN PARKING
Piazza Meda, 2/A – 20121 Milano

Tariffa forfait di € 5,00 nella fascia serale dalle 19.30 alle 01.00

ed in quella pomeridiana dalle 14.30 alle 18.30

 

LA VEDOVA ALLEGRA di Franz Lehár al Teatro S.Babila di Milanoultima modifica: 2016-02-18T23:44:39+01:00da modaefashion
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